-ma è vero che una volta giunti in discarica o negli impianti inceneritori i rifiuti provenienti dalle raccolte differenziate e quelli generici vengono rimescolati?
-quanto sono dannose le polveri prodotte dai termovalorizzatori?
-in quale cassonetto si getta il tetrapak?
-come mai in Italia si paga ancora la bolletta sui rifiuti in base ai mq dell'appartamento?
-come si deve smaltire l'olio di frittura esausto?
Questo blog nasce dalla voglia di creare delle menti e dei cuori ecocompatibili, che sappiano rispondere con coscienza a domande inerenti il mondo dei rifiuti, della raccolta differenziata, dei sistemi di smaltimento.
Qui ci possiamo scambiare opinioni, pareri, dubbi e perplessità su questi argomenti che sempre più spesso vengono trattati dai media ma che sono ancora condizionati fortemante dalle leggi di mercato o da interessi di varia natura.
Tanto per renderci conto di come funzionano le cose a pochi chilometri di distanza da noi, prendo spunto da un'intervista realizzata dalla conduttrice Milena Gabanelli, su come viene risolto il problema dello smaltimento dei rifiuti in Svizzera.
In pratica ogni cittadino svizzero acquista il suo personale sacco della spazzatura. Ogni sacco ha il colore della città in cui abita e i prezzi variano in base alla zona. Questo per evitare che vengano acquistati sacchetti che costano meno in altri quartieri o zone del cantone. Ovviamente c'è un interesse immediato a buttare il meno possibile dentro il sacchetto e quindi un incentivo forte a fare la raccolta differenziata separando e recuperando il più possibile.
Ma questo è lasciato alla libertà individuale e al senso civico.
Questo semplicissimo sistema esiste in tutta la Svizzera, escluso un cantone.
Sapete qual'è?
Il Canton Ticino.
Perchè in Italia questo sistema non funziona e siamo ancora obbligati al pagamento di una tassa ingiusta basata sulla metratura della casa?
lunedì 12 maggio 2008
Differenziamoli
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1 commento:
Qualche suggerimento per un consumo consapevole...
ARTICOLI DA GETTARE
Evitiamo di comperare stoviglie, posate, tovaglie, accendini, lattine e barattoli da gettare.
BORSA DELLA SPESA
Ricordiamoci di riutilizzare la borsa della spesa, soprattutto se è di plastica, evitando di comprarne una nuova ad ogni spesa.
IMBALLAGGI MENO INQUINANTI
Cerchiamo di ridurre il più possibile gli imballaggi, cioè tutte le scatole e i contenitori di cartone, plastica, metallo o analoghi che hanno contenuto detersivi, liquidi, polveri, alimenti, tutte le bottiglie di vetro, plastica, lattine, latte metalliche di ogni tipo, contenitori di plastica espansa, involucri di plastica, reticelle per frutta, bustine per tè, zucchero, confezioni di medicinali, di cosmetici, sacchi e sacchetti. Non dimentichiamoci, inoltre, tutte le carte per usi alimentari che avvolgono i nostri prosciutti, formaggi, eccetera.
ALIMENTI DI STAGIONE SENZA IMBALLAGGIO
Evitiamo gli scatolami, gli involucri di plastica e di cartone, i cibi surgelati dall'imballaggio dispendioso. Comperiamo verdura e frutta fresca di stagione: richiede un basso consumo energetico per la produzione, la conservazione ed il trasporto, crea poco imballaggio e permette la scelta della quantità voluta dal cliente.
BOTTIGLIE RIUTILIZZABILI
Riportiamo al negozio i vetri che Si possono rendere. Non gettiamoli nella spazzatura o, peggio, lasciamoli in giro; riponiamoli negli appostiti contenitori per il vetro da riciclare.
DERRATE ALIMENTARI
Una buona gestione dell'economia familiare consiglia di acquistare solo la merce di cui effettivamente abbiamo bisogno e nella quantità minima possibile, compatibilmente con le nostre esigenze di tempo; in questo modo aiuteremo ad evitare gli sprechi di alimenti, ridurremo gli imballaggi e contribuiremo a risparmiare sul nostro bilancio e su quello della comunità.
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